“E ora il monumento a Giordano Bruno!”

Guido del Giudice commenta il grande successo della kermesse napoletana dedicata al filosofo.

 

Aiuola del libero pensiero dedicata a Giordano Bruno

Si è chiusa, riscuotendo un successo al di là di ogni aspettativa, l’edizione 2020 del “Maggio dei Monumenti” dedicata a Giordano Bruno. Tra i numerosi contributi, si sono distinti quelli della The Giordano Bruno Society, l’associazione no-profit fondata dal noto studioso napoletano Guido del Giudice.

Circa 50.000 visualizzazioni, oltre 2000 like e centinaia di condivisioni: questo il bilancio degli interventi in video, realizzati direttamente o in collaborazione. È lo stesso Presidente del Giudice ad esprimere la sua soddisfazione: “Sono fiero del contributo dato a questo importante avvenimento. 

Mi ha colpito, in particolare, l’interesse suscitato dalla presentazione, nella giornata conclusiva, dell’ “Aiuola del libero pensiero”, lo spazio verde dedicato al Nolano in una storica piazza napoletana.

Mi auguro che sull’onda dell’entusiasmo si riesca, finalmente, con l’aiuto dell’Amministrazione Comunale, a realizzare un sogno. Innalzare nell’aiuola un busto del filosofo che si definì “Napolitano nato et allevato sotto più benigno cielo”Guarda il video

Festeggiato a Napoli il sesto anniversario dell’inaugurazione della “Aiuola del libero pensiero”.

“Nell’area verde adottata dall’associazione “The Giordano Bruno Society”, è stata scoperta per l’occasione una targa dedicata al filosofo Nolano.”

Targa della "Aiuola del libero pensiero"

“Al Profeta dell’universo infinito”: questo l’omaggio inciso sulla tabella, che si ispira al titolo della bellissima biografia dello scrittore napoletano Guido del Giudice, fondatore e presidente dell’associazione. Nel suo consueto discorso, Del Giudice ha voluto rimarcare il legame affettivo che si è venuto a stabilire in questi anni tra il giardino e gli abitanti della centralissima piazza, che è ormai indissolubilmente legata, come una piccola Campo de’ fiori, al ricordo del filosofo che si fece vanto della sua “napoletanità” nelle principali corti d’Europa. Un sentito ringraziamento per l’appassionata collaborazione, è andato al graphic designer per il progetto grafico, alla “Grand Prix” di David De Filippi per la realizzazione, ai giardinieri e all’instancabile direttore tecnico dell’Aiuola, Giuseppe Barbato.

“Aiuola del Libero Pensiero”

Pubblicata la nuova edizione delle “Epistole latine di Giordano Bruno, curata da Guido del Giudice..

“Il best-seller, riveduto e corretto, è ora disponibile in formato tascabile ed e-book, per renderlo accessibile a un più vasto pubblico.”

 

Epistole latine

Il Bruno che emerge da queste pagine è un personaggio molto diverso da come viene solitamente dipinto.

Probabilmente, dei numerosi volti, tutti di fantasia, che gli sono stati affibbiati, da quello efebico come un chierichetto a quello risorgimentale con baffi e pizzetto, questo, anche se può piacere meno ai romantici del “martire del libero pensiero” è l’unico veramente autentico.

Le epistole latine possiedono un fascino particolare, perché riguardano un arco di tempo molto più ampio della sua vita, non limitato come in quelle italiane al solo periodo inglese, oppure, nelle consuete rappresentazioni oleografiche, alle sue tragiche vicende finali.

Esse ci consentono di illuminare aspetti insoliti del suo carattere e di gettare uno sguardo più profondo e curioso sui grandi personaggi della storia del tempo, che il Nolano incontrò sul suo cammino.

Gli accenni, brevi ma intensi, alla tolleranza religiosa, al rifiuto dell’abitudine a credere, al rispetto nei confronti di chi esprime opinioni diverse, al rigore intellettuale senza tentennamenti e compromessi, rendono queste pagine un’affascinante testimonianza del suo credo filosofico e della sua indomabile fierezza intellettuale.

 

Guarda il booktrailer:

https://youtu.be/UVMFQm_xJ2o

Bruno e la stanza della memoria

“La cappella Carafa in San Domenico Maggiore”

 

La Cappella Carafa in San Domenico Maggiore

 

È uscito sul numero di febbraio della rivista “la Biblioteca di via Senato” un articolo di Guido del Giudice sulla Cappella Carafa di Santa Severina, nella chiesa di San Domenico Maggiore a Napoli. Il primo a metterla in relazione con Giordano Bruno fu Aby Warburg, durante il suo soggiorno a Napoli del 1929. In seguito, Eugenio Canone nel 2005 ne fece una accurata descrizione, definendola “la cappella dello Spaccio”. Vent’anni di raffronti e approfondimenti hanno portato lo studioso alla conclusione che Giordano Bruno l’avesse scelta come sua personale “stanza della memoria”. La Cappella Carafa di Santa Severina, nella chiesa di San Domenico Maggiore a Napoli, era uno dei luoghi preferiti della giovinezza di Giordano Bruno. La sua struttura, che ricorda il teatro di Giulio Camillo, e la presenza di trenta simboli astrologici scolpiti sugli archi, la rendono la “stanza della memoria” ideale per l’applicazione dell’innovativa arte della memoria sviluppata dal filosofo Nolano.

 

The ‘memory place’ of Giordano Bruno. The Carafa of Santa Severina Chapel in the church of San Domenico Maggiore, Naples, was one of the favourite places of Giordano Bruno’s youth. Its structure, similar to that of Giulio Camillo’s theatre, and the presence of thirty astrological symbols carved on the arches, make it the ideal ‘memory place’ for the application of the innovative ‘art of memory’ developed by the philosopher.

 
Leggi l’articolo.

La trilogia Bruniana di Guido del Giudice

Un dono che lascia il segno

promozione

Chi è stato Giordano Bruno? Qual è la verità sul suo processo? Cosa ha veramente detto?

La trilogia bruniana di Guido del Giudice è lo strumento ideale per rispondere a questi interrogativi. “Il Profeta dell’universo infinito” ripercorre in maniera chiara e documentata le tappe fondamentali dell’avventurosa vita del filosofo. “Io dirò la verità” racconta e approfondisce la sua tragica vicenda processuale, attraverso un dialogo immaginario con i suoi persecutori. Infine, nel recente “Scintille d’infinito” lo studioso napoletano ci offre con rigore e notevole capacità di sintesi una antologia ragionata delle più celebri citazioni tratte dalle opere del Nolano. Visto il grande successo della prima edizione, il “Profeta dell’universo infinito” è ora disponibile su Amazon anche in edizione economica, rinnovato nel formato tascabile e nella veste grafica. Un’idea interessante per mettere a frutto il lockdown e un suggerimento per i regali natalizi.

L’omaggio dell’ Università di Napoli a Giordano Bruno

Le sculture del palazzo dell’Università presentate in un video da Guido del Giudice.

Giordano Bruno nel cortile delle statue dell' UniversitàGli unici due monumenti che ricordano Giordano Bruno a Napoli si trovano nella sede dell’ università Federico II. La statua a figura intera del cortile del Salvatore è sicuramente quello più conosciuto. Lo realizzò nel 1863 lo scultore di origini pugliesi Pietro Masulli, sottolineando l’atteggiamento di rivolta del filosofo. Il secondo, un gruppo bronzeo realizzato ai primi del Novecento dallo scultore napoletano Achille D’Orsi, è molto meno noto, in quanto svetta su un frontone laterale del palazzo dell’accademia e rappresenta “Giordano Bruno innanzi al tribunale dell’Inquisizione”. D’Orsi fu uno dei principali esponenti della scultura verista. Preside dell’Istituto di Belle Arti, insignito in Italia e all’estero di numerose onorificenze, morì dimenticato, in tale stato di povertà che i funerali dovettero essere celebrati a spese del comune. Nell’oblio è finita anche la sua suggestiva opera d’arte, soprattutto a causa della inaccessibile ubicazione. Grazie alle riprese realizzate col drone da Giuseppe Barbato, possiamo finalmente ammirarla, accompagnati dal commento di Guido del Giudice.

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Pedanti sul viale del tramonto

Non se ne può più di questi pedanti! È vero che con l’avvento dei social il livello culturale si è appiattito in basso, per cui tutti parlano di tutto e prendono per vera ogni cosa che leggono, ma quando coloro che dovrebbero essere preparati e precisi nelle loro affermazioni sono i primi a diffondere falsità, bisogna seriamente preoccuparsi. Quando uno studioso si è occupato per una vita intera di un determinato autore, una volta dato fondo a tutti i contributi che è stato in grado di dare, riproponendoli per decenni in tutte le salse, dovrebbe avere il buon gusto di uscire di scena per non rovinare anche quello che di buono ha realizzato. Col passar del tempo ipotesi e notizie che andavano bene cinquant’anni fa sono state ampiamente superate da nuovi studi e ricerche: è ora di dare spazio ai giovani. Prendiamo ad esempio la critica bruniana: la scena è dominata da oltre un trentennio dalla rivalità di due accademici, Michele Ciliberto e Nuccio Ordine. Quest’ultimo ha pubblicato per la terza volta (se non ho perso il conto) la sua “Cabala dell’asino”, l’unico contributo offerto all’ecdotica bruniana nella sua carriera. Ogni volta che cambia editore ripubblica lo stesso saggio con qualche modifica. L’ennesima prova che l’immaginazione di costoro si è da tempo prosciugata è la nuova biografia bruniana data recentemente alle stampe da Ciliberto, realizzata aggiungendo pagine su pagine alle precedenti (è arrivato a oltre 800!), che ripetono sempre gli stessi concetti e gli stessi errori. Ovvio che una roba del genere non venga letta neanche da coloro che sono obbligati a recensirla. Nel suo breve commento sulla “Stampa” di Torino, infatti, Gianni Riotta ci informa che il Nolano “spende nove anni nei sotterranei di Castel S. Angelo” (sic). Nemmeno il titolo è originale: uno dei capitoli del mio “Giordano Bruno. Il profeta dell’universo infinito” era intitolato “Il sapiente e il furioso”. Ne “Il sapiente furore”, Ciliberto continua ad insistere sulla teatralità del Nolano, con interpretazioni talvolta opinabili e quel che è peggio per un biografo, senza aggiornare le notizie alla luce dei più recenti studi. Del resto la totale assenza di ricerca è una caratteristica storica dei suoi lavori. Un esempio per tutti: continua ad attribuire per intere pagine all’incolpevole Heinrich Boëthius la scomunica inflitta a Bruno ad Helmstedt, laddove è stato dimostrato con documenti inoppugnabili da Pietro Daniel Omodeo che, all’epoca, il sovrintendente della Chiesa luterana di Helmstedt era Johannes Mebesius. È paradossale che il saggio di Omodeo sia riportato nella bibliografia, realizzata da due collaboratrici, evidentemente più attente dell’autore del libro! Di inesattezze come questa potrei citarne tante, ancor più delle venti rilevate da Bruno in una sola lezione del pedante ginevrino Antoine de la Faye, che gli costarono un’altra scomunica! Per sua fortuna Ciliberto si può consolare recensendo sul “Sole 24 ore” l’ultimo libro di Gilberto Sacerdoti: “Saggi libertini”. E, soprattutto, ci possiamo consolare noi leggendoli. Sacerdoti ci tranquillizza sul fatto che esistano ancora accademici in grado di fornire spunti seri e interessanti. Intelligente, creativo, ma soprattutto originale, ci ha dato con “Sacrificio e sovranità” una delle più belle raccolte di saggi “bruniani”. Questa sua ultima fatica merita sicuramente la stessa attenzione.

Guido del Giudice

“Scintille d’infinito” finalista a Catania

Il book-trailer di Giuseppe Barbato selezionato nella rassegna “Etnabook 2020”

etnabook

Nel giugno 2020 veniva presentato il book-trailer dell’ultimo libro di Guido del Giudice “Scintille d’infinito”, l’antologia di aforismi tratti dalle opere di Giordano Bruno.

Il video, che riprende  un immaginario  e coinvolgente confronto tra lo scrittore napoletano e il filosofo di Nola è ora tra i finalisti della edizione 2020 di Etnabook, Festival Internazionale del libro e della cultura, che si terrà a Catania dal 25 al 27 settembre.

Un meritato riconoscimento per il giovane regista Giuseppe Barbato. Al termine della tre giorni ricca di incontri, mostre, anteprime e presentazioni conosceremo il nome dei vincitori.

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A colloquio con Giordano Bruno

In un video l’incontro immaginario tra il filosofo e il suo principale biografo: il booktrailer

Scintille d'infinito, il pensiero di Giordano Bruno in 200 aforismi: booktrailer
booktrailer

Presentato a Napoli il booktrailer dell’ultimo libro di Guido del Giudice: “Scintille d’infinito”, un’antologia di aforismi tratti dalle opere di Giordano Bruno. Realizzato dal giovane e talentuoso video-maker Giuseppe Barbato, il filmato immagina un confronto fuori dal tempo tra lo scrittore napoletano e il filosofo Nolano, di cui è uno dei migliori interpreti.

Guido del Giudice, attingendo all’intero corpus delle opere in latino e in volgare, offre in questo libro una piccola summa del pensiero di Giordano Bruno, uno dei filosofi in assoluto più citati, anche se spesso a sproposito o in modo inesatto. Non c’è niente da aggiungere o inventare quando a parlare è un genio: bisogna soltanto rimanere in silenzio ad ascoltare la sua vera voce. Sfidando i secoli, essa risuona in queste pagine, eternamente viva e attuale.

Per acquistare il libro, anche in formato ebook: https://www.amazon.it/Scintille-Dinfi…

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