Bruno e la stanza della memoria

“La cappella Carafa in San Domenico Maggiore”

 

La Cappella Carafa in San Domenico Maggiore

 

È uscito sul numero di febbraio della rivista “la Biblioteca di via Senato” un articolo di Guido del Giudice sulla Cappella Carafa di Santa Severina, nella chiesa di San Domenico Maggiore a Napoli. Il primo a metterla in relazione con Giordano Bruno fu Aby Warburg, durante il suo soggiorno a Napoli del 1929. In seguito, Eugenio Canone nel 2005 ne fece una accurata descrizione, definendola “la cappella dello Spaccio”. Vent’anni di raffronti e approfondimenti hanno portato lo studioso alla conclusione che Giordano Bruno l’avesse scelta come sua personale “stanza della memoria”. La Cappella Carafa di Santa Severina, nella chiesa di San Domenico Maggiore a Napoli, era uno dei luoghi preferiti della giovinezza di Giordano Bruno. La sua struttura, che ricorda il teatro di Giulio Camillo, e la presenza di trenta simboli astrologici scolpiti sugli archi, la rendono la “stanza della memoria” ideale per l’applicazione dell’innovativa arte della memoria sviluppata dal filosofo Nolano.

 

The ‘memory place’ of Giordano Bruno. The Carafa of Santa Severina Chapel in the church of San Domenico Maggiore, Naples, was one of the favourite places of Giordano Bruno’s youth. Its structure, similar to that of Giulio Camillo’s theatre, and the presence of thirty astrological symbols carved on the arches, make it the ideal ‘memory place’ for the application of the innovative ‘art of memory’ developed by the philosopher.

 
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