Atteone: da Ovidio a Giordano Bruno

“Il gran cacciator divenne caccia”

Le “Metamorfosi” di Ovidio e il “De gl’ Heroici furori” di Giordano Bruno. Un rapporto che attraversa i secoli, fra libri e miti. Ce ne parla Guido del Giudice sul mensile di bibliofilia e storia delle idee “La Biblioteca di via Senato”.Il poema ovidiano costituisce una fonte primaria anche per Giordano Bruno, che vi ritrova la sua concezione della materia animata, e la conseguente fede nella metempsicosi. Talmente ampie e precise sono le corrispondenze, seconde per quantità soltanto a quelle col De rerum natura di Lucrezio, da suggerire che il poema facesse parte dell’immenso patrimonio mnemonico del filosofo.
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