“Nell’area verde adottata dall’associazione “The Giordano Bruno Society”, è stata scoperta per l’occasione una targa dedicata al filosofo Nolano.”

“Al Profeta dell’universo infinito”: questo l’omaggio inciso sulla tabella, che si ispira al titolo della bellissima biografia dello scrittore napoletano Guido del Giudice, fondatore e presidente dell’associazione. Nel suo consueto discorso, Del Giudice ha voluto rimarcare il legame affettivo che si è venuto a stabilire in questi anni tra il giardino e gli abitanti della centralissima piazza, che è ormai indissolubilmente legata, come una piccola Campo de’ fiori, al ricordo del filosofo che si fece vanto della sua “napoletanità” nelle principali corti d’Europa. Un sentito ringraziamento per l’appassionata collaborazione, è andato al graphic designer per il progetto grafico, alla “Grand Prix” di David De Filippi per la realizzazione, ai giardinieri e all’instancabile direttore tecnico dell’Aiuola, Giuseppe Barbato.




o dell’Università è sicuramente il capolavoro della produzione del Masulli che di fatto fu soprattutto uno scultore del bronzo e un fine fonditore. Come scultore prese parte alle prime esposizioni della Società Promotrice di Belle Arti, a cominciare da quella del 1862, dove propose un gruppo in creta dal titolo Ettore Fieramosca e fra Mariano; alla seconda nel 1863 espose un Giordano Bruno in bronzo e un Pier delle Vigne in marmo e alla terza, nel 1864, un busto in bronzo raffigurante ancora Giordano Bruno. Il suo nome si lega a quello di Gennaro Chiurazzi, suo allievo al Real Istituto di Belle Arti e responsabile dell’omonima e più importante fonderia napoletana. Masulli per primo «concepì e tradusse lo splendore dell’arte antica», intuendo come far crescere la fonderia nel settore delle riproduzioni in bronzo e delle potenzialità economiche che avrebbe avuto un simile mercato. Ebbe l’idea di riprodurre i grandi lavori degli artisti del passato mediante calchi in gesso, riproponendo, attraverso la strada percorsa da Cellini, la tecnica della fusione a cera persa. Lo ricorda Gennaro Chiurazzi, che alla morte del maestro riuscì a riprendere le redini della sua fonderia ubicata nell’Albergo dei Poveri e di farla diventare la celebre Chiurazzi (dalla quale, fra i numerosi capolavori, uscì anche il frontone della nuova Università). Dalle riproduzioni dei bronzetti pompeiani ed ercolanesi fusi da Masulli trapela l’esperto del cesello e delle patine, così come nel piccolo esemplare del Giordano Bruno riprodotto in bronzo dal modelletto dell’opera definitiva.” (1)
Negli ultimi anni si è acceso un grande interesse per Giordano Bruno in Spagna e nei Paesi del Centro e Sud- America. In particolare in questi ultimi, si sono moltiplicati convegni, tesi di dottorato e inaugurazioni di targhe e monumenti. Per venire incontro alle numerose richieste provenienti da questi paesi, la Giordano Bruno Society ha sponsorizzato la realizzazione della traduzione in lingua spagnola del best-seller di
